SIAE E DIRITTI D'AUTORE
Alla luce delle recenti denunce dalla Siae a siti didattici e culturali non profit per l'utilizzo di immagini digitali di pittori protette dai diritti d'autore, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, esprimiamo all'opinione pubblica le nostre preoccupazioni di educatori e formatori.
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https://www.anitel.org/petizione/index.php
ANITeL, Associazione Nazionale non profit Insegnanti Tutor e-Learning, prendendo spunto da un pesante intervento sanzionatorio della SIAE nei confronti di un docente di scuola media, Enrico Galavotti, ha pensato di portare alla ribalta dell’opinione pubblica e delle Istituzioni il caso (vedi l’intervista di Pino Nicotri sulla rubrica “Aruotalibera” dell’Espresso BLOG), proponendo una petizione allo scopo di modificare la legge. La problematica coinvolge direttamente, oltre gli insegnanti, anche Scuole (siti, prodotti, spettacoli, ipretesti, cd rom), promotori di cultura, formatori, community, associazioni che operano nello spirito del Cooperative Learning e in modalità non profit.
L'esigenza immediata è quella di modificare la normativa italiana ma, considerata la globalizzazione culturale, in-formativa e dei Saperi, urge una legge europea. Vogliamo uno scambio alla pari: offriamo cultura gratuita con il pericolo di essere sanzionati, di essere paragonati ai truffatori, ai falsari. Non vogliamo essere considerati peggio di chi scarica abusivamente film, musica e software. Questa è una battaglia di principio. Abbiamo una dignità morale e professionale da difendere.
L'associazione vuole cosi’ tutelare il mondo degli insegnanti, delle scuole, della formazione non profit, delle associazioni, delle community, del cooperative learning e della cultura in generale senza fini di lucro dalla richiesta di diritti d’autore per realizzazioni del tutto gratuite nel campo della formazione, dell’informazione, della didattica e dell’elaborazione ipertestuale e multimediale.
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Ipertesto di Enrico Galavotti: sintesi e documenti sul dibattito in corso tra Homolaicus e SIAE a proposito del diritto d’autore e cultura>>
PRIMA INTERROGAZAZIONE PARLAMENTARE DEL 5 FEBBRAIO 2007
SENATO DELLA REPUBBLICA
presentata dal senatore Bulgarelli
Interrogazione a risposta scritta
Roma, 05/02/07
Ai ministri della Giustizia, della Pubblica Istruzione, dei Beni e attività culturali
Premesso che:
l'ufficio Arti Figurative della Siae ha inoltrato varie denunce, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, al sig. Enrico Galavotti, insegnante di Cesena, autore di ipertesti pubblicati su sito internet di didattica e cultura non profit di Cesena www.homolaicus.com, da lui realizzato e gestito attivamente da un decennio; Galavotti (meglio conosciuto in rete col nick di Galarico) è uno dei fondatori del web didattico nazionale, ed è stato denunciato per l'utilizzo di immagini digitali riproducenti 74 dipinti protetti dai diritti d'autore;
la decisione della Siae induce a forti preoccupazioni per l'aver introdotto un precedente che potrebbe avere forti ripercussioni negative sull'operato di tutti quegli insegnanti autori di siti internet e divulgatori di preziosi materiali didattici e culturali; la Siae, infatti, applicando in maniera distorta una legge le cui origini risalgono all'anteguerra (legge del 22/4/1941, n. 633 e successivamente adeguata con la cosiddetta "Legge Urbani" - legge 22 maggio 2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di cifre rilevanti relative a diritti d'autore su opere protette realizzate da artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni;
in particolare la Siae, applicando impropriamente solo ed esclusivamente l'art.3 della legge 633 del '41, sostiene discrezionalmente che l'utilizzazione, anche parziale, di un'opera costituisca lesione del diritto morale dell'autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione leda gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce a quest'ultimo; al tempo stesso la Siae trascura, però, l'applicazione dell'art. 70 della stessa legge del '41, che prevede massima libertà per l'uso di immagini a scopo didattico non commerciale e di insegnamento senza finalità di lucro, a patto di citare la fonte (cosa che è avvenuta regolarmente nel sito in questione);
sono innumerevoli le conseguenze dirette che si potranno verificare interpretando in maniera distorta la norma:
. qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni
d'autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata;
. le rappresentazioni teatrali, i saggi di fine anno caratterizzati da sottofondi musicali alla presenza di pubblico o dei genitori diverrebbero insostenibili dal punto di vista economico;
. la realizzazione di cd rom didattici e la creazione di ipertesti risulterebbe estremamente costosa;
. la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti ne risulterebbero pesantemente condizionate;
il comportamento della Siae, in sostanza, appare limitare fortemente la funzione formativa della Scuola e la libertà didattica degli insegnanti; a tale proposito, si fa presente che la legislazione statunitense sul "fair use", permette di pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purchè vi siano fini e intenti educativi; il principio del fair use, infatti, rende i lavori protetti dal diritto d'autore disponibili al pubblico come materiale grezzo senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero utilizzo soddisfi le finalità della legge sul diritto d'autore, che la Costituzione degli Stati Uniti d'America definisce come promozione "del progresso della scienza e delle arti utili"; la dottrina tenta in questo modo di equilibrare gli interessi dei titolari di diritti individuali con i benefici sociali o culturali che derivano dalla creazione e dalla distribuzione dei lavori derivanti;
si chiede di sapere:
se i ministri in indirizzo non ritengano opportuno - attraverso specifici provvedimenti legislativi - esentare gli insegnanti, nell'ambito della propria specifica funzione educativa, formativa e didattica, dall'osservanza del copyright, operando essi in un contesto palesemente senza fini di lucro e di alta utilità sociale;
se non ritengano opportuno introdurre anche in Italia, in materia di diritto d'autore, il principio del "fair use".
Roma, 05/02/07
Sen. Mauro Bulgarelli
SECONDA INTERROGAZIOPNE PARLAMENTARE dell'8 FEBBRAIO 2007
CAMERA DEI DEPUTATI
Presentata dall'On. Anna Maria Cardano
Interrogazione a risposta scritta
AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
AL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI
Per sapere premesso che
- la creazione e l’uso in internet di siti didattici e culturali a libero accesso si sta diffondendo sempre più nelle scuole tra le comunità di docenti e di studenti;
- tali siti non sono di natura commerciale;
- da diverse segnalazioni ricevute (ad es. per il sito www.homolaicus.com) risulta che la SIAE richiede il pagamento dei diritti d’autore per l’uso di alcune immagini utilizzate in ipertesti didattici sulla base della legge 22 aprile 1941, n. 633 modificata con legge 22 maggio 2004, n.128, non individuando essa alcuna differenza tra uso didattico-formativo-culturale-istituzionale e uso commerciale;
- l’art.70 della citata legge 633 prevede la possibilità di citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico se effettuati per uso di critica, di discussione e di insegnamento, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera e che, se effettuati a fini di insegnamento o ricerca scientifica, l’utilizzo deve avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali;
- citare vuol dire anche riprodurre immagini in modo incompleto o degradato (come ad esempio nel caso delle risoluzioni adottate negli ipertesti didattici sugli attuali p.c. con il formato JPEG), quindi la SIAE dovrebbe distinguere tra copie identiche dell’opera, non ammesse, e citazioni delle stessa, ammissibili per legge;
- secondo l’art 90 della suddetta legge la riproduzione è considerata abusiva quando la foto originale riporta nome del fotografo (o ditta), data, nome dell’autore dell’opera d’arte fotografata, ma non lo è se mancano tali indicazioni;
- la soluzione spesso proposta dalla SIAE ai docenti (mettere “sotto chiave”, in area riservata gli ipertesti didattici) non è utile, perché rende inefficace e spesso anche inefficiente l’utilizzo degli stessi siti;
- esiste una petizione organizzata da Altroconsumo, associazione per la difesa dei consumatori (www.altroconsumo.it) per una modifica della legge sul diritto d’autore, basata sull’idea che la condivisione di opere multimediali, resa possibile da internet, sia un’occasione di crescita sia del singolo che della collettività;
- nella nostra legislazione è assente il concetto di “Fair Use” o “equo utilizzo” presente invece nella legislazione degli USA, che permette di pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purché a certe condizioni ben definite (eccezioni ai diritti d’autore o diritti connessi), ogni Paese dovrebbe promuovere il diritto di accesso all’informazione come bene comune mondiale, anche alle fasce di utenza svantaggiate.
- se i Ministri interrogati non ritengano che il principio della libera fruizione dei materiali didattici sia un presupposto che garantisce l’accesso democratico al sapere e che quindi vada salvaguardato in modo particolare;
- se non ritengano necessario, considerata la nuova situazione dovuta all’utilizzo di internet anche nel mondo della scuola, adoperarsi affinché venga modificata la normativa esistente in modo che siano ben differenziati i comportamenti da seguire nel caso di siti culturali e in quello dei siti commerciali, adottando per la scuola, nell’ambito della propria e specifica funzione educativa, formativa e didattica, i presupposti del “Fair Use”;
- se non ritengano necessario adoperarsi affinché venga fornita agli insegnanti un’adeguata informazione sugli aspetti giuridici della gestione dei siti internet;
- se non ritengano necessario, in attesa di modifiche legislative, invitare la SIAE ad una moratoria di almeno un anno per consentire ai docenti, e a quanti gestiscono siti culturali senza scopo di lucro, di controllare i loro patrimoni digitali rispetto all’elenco di artisti le cui opere sono oggetto di tutela.
On. Anna Maria Cardano
Roma, 8 febbraio 2007